MALALA, UNA VITA PER L’EDUCAZIONE

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Malala Yousafzai è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver dichiarato il diritto all’educazione anche per le bambine del suo paese. La giovane ragazza, vincitrice del Premio Nobel per la pace 2014, dopo aver lottato con tutte le sue forze e il suo coraggio per ottenere un importantissimo diritto, decise nel 2014 di pubblicare IO SONO MALALA. Questo libro rappresenta nel modo più profondo e completo possibile i suoi pensieri, i suoi sogni e quali sono le armi che, secondo lei, possono cambiare il mondo. Oggi, per la maggior parte dei paesi, probabilmente, è difficile pensare ad un mondo privo di un diritto così importante; In effetti il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DEL FANCIULLO del 1988, rettificata anche dall’Italia con Legge n°176 del 27 Maggio 1997 ma, nonostante tutto, Malala ha dovuto percorrere una strada molto pericolosa per ottenere una cosa così importante. I “nemici” che Malala ha dovuto affrontare lungo la sua strada sono persone molto ignoranti e incoscienti del fatto che, nel mondo in cui viviamo, l’istruzione rappresenta una base fondamentale della vita delle persone, su cui ognuno costruirà il proprio futuro. Queste persone si sono sentite minacciate dai valori in cui Malala crede fermamente come l’istruzione e la condivisione delle proprie idee utilizzando la tecnologia e i libri. Un estremo tentativo de parte dei talebani di porre fine alla campagna portata avanti da Malala fu spararle un colpo in testa a causa del quale rischiò la vita. Tutto questo per eliminarle il blog, finanziato dalla BBC, dove lei cercava di far sapere al mondo le condizioni di vita, le lotte e le ingiustizie che viveva il suo paese. Malala, nel suo libro, parla di armi potenti, armi diverse da quelle utilizzate nelle guerre, infatti lei si riferisce a potenti strumenti che, se sono utilizzati con saggezza, possono cambiare il mondo. Lei considera i bambini, gli insegnanti, i libri e la penna elementi fondamentali per far conseguire un ulteriore step al percorso di crescita del nostro mondo, ancora per certi aspetti poco sviluppato. I bambini rappresentano una vita giovane, dove tutto deve ancora essere scoperto, affrontato e imparato; attraverso una buona educazione (fornita dalla famiglia) e una buona istruzione (fornita dalla scuola) il bambino maturerà, diventando infine un uomo capace di fare il bene del proprio paese e del mondo. Gli insegnanti sono un importante esempio per i giovani studenti; rivestono l’importante compito di trasmettere ai ragazzi il loro sapere, le loro idee, la loro visione del mondo, diventando un pericoloso ostacolo per coloro che pretendono di ottenere il potere attraverso l’ignoranza altrui. Forse oggi il ruolo dell’insegnante è un po sottovalutato, viene messo in secondo piano come se non fosse importante, ma come ci spiega Malala gli insegnanti rivestono nu ruolo chiave nella società di oggi. I libri e la penna permettono di esprimere e condividere con il resto del mondo le proprie idee e le proprie esperienze, diventando così uno strumento capace di tramandare alle generazioni future tutto il nostro sapere e la nostra storia alfine di rendere più chiaro la realtà in cui viviamo. Un tentato omicidio non basta per fermare i sogni di una persona determinata a raggiungere un obbiettivo così nobile come l’istruzione. Il Premio Nobel per la pace spiega in IO SONO MALALA i suoi sogni : la pace in ogni cosa, in ogni città, in ogni nazione, la possibilità di sedersi a scuola e leggere dei libri insieme alle sue amiche. Lei rappresenta un esempio chiaro e forte di determinazione e coraggio nell’esprimere una propria idea e nel far prevalere i diritti al potere di un singolo uomo. Forse oggigiorno mancano persone di questo spessore culturale, capaci, con le loro sole forze, di unire interi popoli a favore di un obbiettivo positivo. E questo non per uno scopo negativo come quello che da pochi anni a questa parte ha sconvolto e terrorizzato il mondo, cambiando, in parte, le nostre abitudini e facendoci avere una pessima considerazione del popolo islamico. Persone forti come Malala dovrebbero avere il coraggio di lottare per un obbiettivo pacifico comune come ristabilire la pace nel mondo ed eliminare i pregiudizi negativi che vengono attribuite a quelle persone che rimangono vittima di questi tragici eventi. In conclusione Malala è una figura femminile di altissimo livello che ha donato al suo paese il diritto all’educazione anche per le bambine; il suo coraggio è stato premiato con il più alto riconoscimento per la pace (il Nobel) nel 2014. Sono sicuro che un mondo ricco di persone come Malala Yousafzai sarebbe sicuramente un mondo migliore, anche se penso che ciò rimanga solo un utopia.


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